Sono Dalila, e vivo a Torino. D’ora in avanti ti dovrai rivolgere a me come “Mia Padrona”, e ricordarti di abbassare tono e sguardo quando vorrai riferirmi qualcosa.
Ora ho 34 anni, ma è da quando ho scoperto i piaceri del sesso che la mia vita ha seguito una naturale inclinazione verso il BDSM e tutte le pratiche erotiche connesse.
Già con i primi ragazzi che ho avuto modo di frequentare alle superiori ho sperimentato il piacere di tenerli sulle spine, procurando loro attesa e per certi versi anche dolore. Ricordo che un partner più maturo, in particolare, mi iniziò al bondage con deliziosi nastri di seta rossi.
Il mio seno ancora acerbo venne strizzato in maniera sapiente tant’è che, provando l’ebbrezza del dolore mescolato al godimento, mi promisi che quell’arte sarebbe stata mia, e nessun altro avrebbe mai potuto farmi cambiare direzione.
É così che è nata la mia figura di mistress, e sono qua alla ricerca di uomini maturi per far provare loro sensazioni nuove e impossibili da trovare in tutte quelle sciacquette che si professano dee del sesso.
Il perché voglia uomini maturi è chiaro: mi piace il pelo, magari brizzolato, che si annida tra le parti intime non curate maniacalmente, e adoro sentire la voce roca di chi implora di fermarmi mentre sbava di desiderio per venire al mio ordine.
I giovani possono anche apprezzare la mia vena sadica, ma il corpo di un uomo maturo è l’ideale da dominare, proprio perché non è nuovo alle sperimentazioni sessuali e poi la sua costante ricerca di quel qualcosa che fa la vera differenza lo rende disponibile ai miei piaceri personali.
A Torino Mistress Dalila domina uomini maturi e vogliosi
Vuoi farti schiavizzare dalla Tua Padrona? Allora comincia con lo scegliere un intimo di pelle nera che indosserai durante il nostro primo incontro.
Questa è la sola ed unica libertà che ti concedo, dopodiché dovrai inderogabilmente obbedire ad ogni mio volere e capriccio.
A seconda di come vorrò dominarti, nonché del piacere che ne vorrò trarre, comincerò ad utilizzare candele con diversi profumi e tonalità, poiché mi piace disegnare sulla pelle del mio schiavo.
Torturerò i tuoi capezzoli con un lento stillicidio di gocce incandescenti, e lenirò una parte del tuo dolore con ampie leccate. Ma non ti ci abituare, perché è solo un misero inizio.
Ti saprò stuzzicare con aghi di diverse misure e diametri, lavorando sui tuoi punti più sensibili: comincerai a gemere dal piacere, e allo stesso tempo sarai combattuto dalla volontà di fermarmi. Puoi credermi sulla parola che avrai già un’erezione poderosa, e dovrai anche arrenderti al fatto che, con le mani e le caviglie legate al letto non potrai in alcun modo masturbarti.
Mi implorerai di farti una pompa, ma tutto quello che ti concederò sarà un nodo alla base dei testicoli per farti gonfiare ancora di più la mazza, con lo scopo di fartela diventare paonazza e madida di gocce dense.
E non smetterò fino a quando il tuo scroto non sarà diventato viola e duro di dolore.
So che a questo punto avrai smorfie di dolore sul volto… Beh, non saranno quelle a fermarmi, anzi.
Continuerò ad insistere sulla tua pelle con una serie di fruste, dalla più delicata a quella più sadica, per il solo gusto di tastare la tua resistenza epidermica. Non ti lacererò nulla, e tendenzialmente non amo lasciare segni troppo visibili poiché mi piace rincontrarti con una tavolozza priva di tracce precedenti.
Se mi darai troppa noia con la tua voce da mammoletta, allora provvederò a farti tacere con una ball gag, e comincerò a sostituire il nastri di seta con quelli in canapa.
Sei il mio schiavo, e tutto devi fare tranne che infastidirmi.
Quando mi contatterai spera di trovarmi in buona giornata, perché significa che ti porterò a fare un giretto nel mio giardino privato tenendoti al guinzaglio. Vorrò vedere il tuo sedere scodinzolante e dovrai guaire ad ogni mio ordine. Se mancherai di farlo anche solo per una volta, sarà allora che assaggerai il mio tacco stiletto sulla schiena. Te lo premerò così forte che ti toglierò il fiato, e potrai lavare quest’onta solamente leccando alacremente i miei piedini inguainati in calze a rete nere.
Dovrai succhiare ogni singolo dito del mio piede, ansimando e con le mani legate dietro alla schiena. Potrai toccarti i genitali solamente a contatto con la mia gamba, come se tu fossi un cane in calore che si sfrega contro un albero.
Voglio vederti sottomesso ed umiliato e, solamente se sarai in grado di stupirmi con prestazioni da uomo zerbino, saprò darti un contentino con una pioggia dorata.
In tal caso dovrai stare a carponi con la lingua in fuori mentre io, seduta sulla mia poltrona di cuoio rosso, ti aprirò le mie intimità spostandomi lentamente i miei slip di pelle nera. Sarà solo allora, e solo in quest’unica occasione, che potrai ammirare ed annusare la mia fessura odorosa.
Sarà così che verrai inondato da un getto caldo e salato che ti riempirà la bocca ed accecherà temporaneamente. Berrai in silenzio, e leccherai i rivoli che defluiranno lungo le mie gambe.
Ma per arrivare a questo traguardo dovrai farne di strada in ginocchio e con la bocca tappata.
Io, come Tua padrona, saprò dedicarti tempo e dedizione necessari affinché tu possa diventare uno schiavo degno della mia voce e delle mie attenzioni.
Ti accoglierò nella mia alcova a Torino, previo contatto durante il quale dovrai riferirti a me come ho già anticipato. Sarà molto importante che io percepisca la tua sottomissione e cieca obbedienza, perché solo così potrò decidere se riceverti.
Successivamente valuterò con quale livello di sadismo dedicarmi alle tue membra, e mi troverai pertanto pronta con i miei strumenti del piacere per iniziarti o, se già navigato, approfondire il tuo contatto con il BDSM.
Non depilarti e non lavarti nella settimana antecedente il nostro incontro: il perché lo scoprirai durante la tua sottomissione.
Chiamami e adorami ora, mio schiavo maturo!