Mi chiamo Anna, e vivo a Bologna da qualche anno.
Sebbene io sia una persona solare e col sorriso sempre sulle labbra, non sono riuscita a farmi una cerchia di frequentazioni che mi soddisfi.
In effetti mio marito è quasi sempre assente, e con i figli ormai grandi io sono spesso sola e annoiata.
Il fatto positivo è che ho più tempo per me, e soprattutto non devo dare spiegazioni a nessuno su come passo il mio tempo libero.
Non nego di aver pensato che potessi avere un blocco io, di essere diventata troppo selettiva.
Ma dopo un paio di uscite alla piscina comunale in orario serale ho capito che non solo non ho nessun problema, ma semplicemente mi manca lo stimolo giusto per lasciarmi andare.
Ho realizzato che necessito di nuova linfa emotiva, ricominciare a provare nuovi brividi sulla pelle, e riprendere a godere come facevo diversi anni or sono.
Come l’ho capito? Grazie a quello che mi è successo durante una lezione di aquafitness.
A Bologna mamma Anna cerca uomini da allattare
Premetto che a seguito delle due gravidanze mi è rimasto un fisico morbido con due grossi seni che sono la mia soddisfazione più grande.
La difficoltà principale consiste nel trovare dei reggiseni che riescano non solo a contenere queste enormi mammelle, ma che siano predisposti ad alloggiare dei pad per assorbire le gocce di latte che escono. Perché sì, nonostante i figli siano grandi, se spremo bene le poppe mi escono copiosi rivoli di latte.
A causa della vita monotona avevo dimenticato questo particolare e, dopo quello che è successo in piscina, ho capito che in fondo covo una gran voglia di far sesso, sopita evidentemente da tanti anni di comportamento morigerato, e che il fatto di non essere riuscita a farmi una cerca di amicizie mie non mi ha aiutato a sfogare questo lato animale.
Lo scorso mese però è cambiato qualcosa poiché, durante l’ennesima seduta di aquafitness, il mio solito gruppetto di donne vedeva la presenza di nuovi iscritti.
Nella fattispecie si trattava di 5 persone: 3 donne di mezza età, e 2 uomini, di cui un giovane e un uomo maturo.
A differenza delle tre che, già fatta comunella, si erano collocate in mezzo alle altre coetanee, i due uomini si erano disposti ai miei lati, e pertanto ad ogni movimento dovevo tener conto di questi due che puntualmente mi sbattevano addosso.
Tra uno schizzo e l’altro ormai non contavo più le volte che, o con un gomito o con una mano, entrambi mi spintonavano il seno che ballonzolava a ritmo di musica.
Non mi vergogno a dire che dopo un primo imbarazzo la cosa ha iniziato a divertirmi, anche perché ad ogni urto seguivano risate e battutine simpatiche. Era da molto che non vivevo una leggerezza del genere, e questo mi ha portato ad attendere le lezioni con sempre più crescente desiderio.
Il trend è stato pacifico fino a una settimana fa, quando la cosa ha preso una piega inattesa: è stato da quel momento che ho realizzato quanto bello sia liberare il proprio lato maiale per soddisfare un desiderio sessuale silente ma potente.
Durante degli esercizi di stretching ci siamo ritrovati tutti in piedi piegati a 90 gradi. Le mie tette, nella fattispecie, già contenute a fatica nel costume, sono praticamente uscite di lato, esibendo ai miei fortunati cavalieri dei capezzoli gonfi e marroni.
Mi sono sentita potente nel momento in cui i loro occhi si sono praticamente trasformati in bocche fameliche da tanto se li mangiavano, e sono rimasta ferma in quella posizione ad osservare l’erezione violenta nei costumi dei miei maschi.
É da quel momento che mi sono letteralmente trasformata, perché la voglia di soddisfare le loro brame è stata superiore a qualsiasi vergogna.
Come la maga Circe era in grado di trasformare degli uomini in maiali, le tette avevano trasfigurato i due maschi, rendendoli dipendenti alla vista delle mie mammelle.
Abbiamo quindi atteso il momento del dopo lezione, e appena fuori dalla piscina mi sono attardata in auto a cincischiare con il cellulare: volevo che mi si avvicinassero. E così hanno fatto.
Ci siamo spostati in un luogo appartato e, uscita dal mezzo e sedutami sul cofano, ho lasciato che facessero di me quello che il loro desiderio gli suggeriva.
Ho scoperto che il succhiare le tette non solo non ha un’età ma non richiede neppure una dote particolare: sia il giovane che il maturo si sono fiondati sulla mia t-shirt, e incuranti del tessuto, hanno cominciato a sbavare sulle mie poppe, ansimando come animali.
Mi sono sentita una cagna tale per cui ora cerco altri uomini che mi possano bistrattare alla stessa maniera e che desiderino essere allattati.
Eh sì, allattati, perché è stata proprio in quell’occasione che ho riscoperto il piacere dell’allattamento: una volta spremute le mie mammelle hanno cominciato a schizzare fiotti copiosi di liquido biancastro.
Evidentemente il mio seno abbondante ha mantenuto la capacità di produrre latte e quindi, ora più che mai, voglio poter soddisfare i desideri più zozzi di tutti quegli uomini che non hanno ancora accettato di dover staccare la bocca dalle tette materne.
Ora cerco qualcuno che voglia divertirsi con me in questo gioco di ruolo: mentre io faccio la mamma severa ma amorevole, il mio partner deve dapprima ubbidire a tutti i miei ordini, tra cui farsi trastullare il pene, e poi diventare un bambino capriccioso e bisognoso di una poppata lunga e abbondante. Dovrà suggere tutto il mio latte, e se lo desidererà potrà restituirmelo in bocca. Per contro mi massaggerò bene le poppe affinché non resti una goccia dentro, aiutandomi con sia con olii che con le sue stesse mani.
Dovrà consumarmi i capezzoli a suon di lingua e denti, mentre io sarò impegnata a ringraziarlo con un bel lavoretto di mano e successivamente di bocca.
Mamma Anna vuole solo adulti che vogliano tornare per qualche ora bambini, che si lascino andare alle sue cure amorevoli e cariche d’erotismo.
Vienimi a trovare a Bologna, e vedrai che poi rivaluterai il gusto del buon latte…