Ciao! Mi chiamo Adriana, ho 36 anni e sono romana d’adozione.
Prima di raggiungere la capitale ho vissuto la mia giovinezza nelle campagne sarde, dove aiutavo mio zio e i suoi amici a far pascolare le capre.
All’inizio non mi piaceva per nulla, dover mollare le mie amiche per andare a seguire questi innumerevoli ovini, ma poi ho cominciato ad apprezzare la cosa, soprattutto nel momento in cui il mio corpo ha iniziato a cambiare e diventare punto di riferimento di tutti gli occhi (e successivamente altro) dei pastori della zona.
La mia esperienza sessuale si formò radicalmente nel momento in cui, durante una transumanza, vidi da lontano il compare di mio zio seduto di spalle su una roccia. Poiché non sentiva la mia voce che lo chiamava per attirarne l’attenzione, scansate le centinaia di ovini belanti arrivai vicino a lui.
E fu così che scoprii che era intento a masturbarsi, con i pantaloni calati alle caviglie, il sedere appoggiato alla pietra, e la mazza in mano.
Questa era grossa e nodosa, e la mano screpolata del pastore la stringeva così tanto da far uscire ad ogni pompata dei piccoli fiotti di gocce trasparenti dalla cappella.
Ero praticamente in trance, tanto da non accorgermi dell’arrivo di mio zio.
Lui valutò la situazione e, considerati miei occhi fissi sulla verga del compare, decise di stringermi a sè prendendomi il seno a mani piene da dietro.
In quel momento non solo il segaiolo si girò e mi scoprì, ma la mia camicetta si strappò in corrispondenza dei bottoni, liberando le mie tette gonfie di giovinezza.
Il silenzio venne rotto solamente dagli ovini che belavano tranquillamente, e io presi il coraggio di divincolarmi. Solo che le mani di mio zio erano ben salde e, aggrappato alle mie mammelle ciccione, stringeva pollice e indice sui miei capezzoli, girandoli come se fossero due chicchi d’uva. Divennero immediatamente turgidi, e ogni mio gesto di liberarmi non solo aumentava l’erezione che potevo sentire chiaramente contro il mio sedere, ma velocizzava pure la sega del compare, che nel frattempo aveva ripreso a masturbarsi. Il mio fastidio cominciò a trasformarsi in piacere, tant’è che poi finirono per scoparmi entrambi lì sul prato.
Tornati a casa una volta finiti i pascoli, il compare decise di riparare alla cosa sposandomi, ed avemmo subito un figlio.
Ma l’indole di scopare mentre sono osservata da altri mi è rimasta addosso.
Trasferendomi a Roma non solo ho trovato affabilità e simpatia, ma anche dei posticini niente male per quanto riguarda il voyeurismo gratuito.
Mio marito lo sa di questo, e in realtà non gliene frega per niente, anche perché a lui basta che gliela dia quelle volte che ne ha voglia.
É per questo che cerco uomini, di qualsiasi età e nazionalità, per passare un paio di ore di svago e sano gioco erotico e sessuale.
Mi piace appartarmi in qualche stradina poco frequentata, o anche nel parcheggio disabitato di qualche centro commerciale, ed aspettare insieme al mio partner che qualcun altro arrivi a godersi il mio spettacolo.
Il mio punto forte non sono solo le tette, grosse e penzolanti, ma anche le labbra della mia vagina: se da una lato la gravidanza ha avuto il suo peso, dall’altro adoro essere leccata e succhiata senza fine. Ecco perché, se mi chiamerai e ti concederai qualche ora di porcaggine assoluta, dovrai mettermi a gambe larghe sul cofano della macchina e raggiungere la mia fregna per farmi godere.
Adoro l’intimo rosso, e quindi dovrai spostarmi le mutandine e cominciare a leccare il mio pelo.. Si, ho la patata pelosa, perché a mio marito piace così, ma ti posso assicurare che è un piacere leccarla e cercare il nettare scavando con la lingua. Se sarai particolarmente bravo, potrai vedere come dalla patata slabbrata uscirà della crema dolciastra, segno che mi dovrai penetrare da lì a breve. Chi vorrà osservarci potrà arrivare ad una distanza massima di un metro, e potrà inveirmi contro quello che più gli aggrada. Ovviamente vedere altri uomini che si segano mentre uno mi sta scavando nella fregna mi manda in visibilio.
Questo sarebbe il tipico caso che mi metto con il sedere al vento, aspettando che qualcuno gli faccia la festa.
Poiché l’unico a poter fare qualcosa con me sarai tu, ecco che mi dovrai inumidire per bene il forellino del culetto: saliva o gocce del tuo arnese, per me va tutto bene.
Sappi che se deciderai di concederti del buon sesso anale, il mio foro è già stato violato parecchie volte, e quindi ci entrerai molto facilmente. Tuttavia voglio che tu lo intrida di liquido per il puro gusto di lasciarti il mio sapore sulla lingua.
Nel frattempo le mie mani saranno intente a sfiorare il clito tra le gambe, provocandomi ulteriori spasmi e mugolii, per il godimento di tutti i presenti.
Potrai stantuffarmi prendendomi per i fianchi morbidi, e sentire lo sbatacchiare delle mammelle contro la pancia e il cofano del mezzo.
Dal momento che mi piace urlare porcate, aspettati di essere offeso pesantemente, ma dovrai punire questa milf vogliosa con una sbattuta degna da film: ad Adriana piace sentirsi una puttanella sfruttata, esattamente come successe durante l’alpeggio.
E mentre raggiungerai l’apice, io istigherò sia te che gli astanti, affinché possiate caricare in canna una buona quantità di sperma da riversare su di me.
Sappi che adoro il bukkake, ma se volessi tenere questo diritto solo per te, allora dovrai necessariamente riempirmi la bocca, o schizzarmi sugli occhiali da vista, o svuotarti le palle dentro la mia fregna.
Fa’ un pò come ti pare, ma dovrai farmi assaggiare il tuo seme, pena il non rivedermi più.
Contattami ora, soprattutto adesso che la bella stagione permette di vivere momenti di sesso selvaggio sia tra le pareti di casa mia, sia nascosti nel buio di un viottolo.
Assapora le mie tette, ciuccia avidamente capezzoli e labbra della mia fregna, e imprimiti il mio nome sulla pelle: Adriana ha voglia di godere sempre, in qualsiasi luogo e con qualsiasi tuo amico a guardare.